Di recente mi è capitato di leggere un’intervista allo scrittore ed ex-magistrato Gianrico Carofiglio, autore, tra gli altri, del libro “La Regola dell’equilibrio”; nell’intervista rivela anche le motivazioni che lo hanno spinto da ragazzo ad intraprendere lo studio del karate.
Perciò, in questo post, ho deciso di approfondire il tema “karate, violenza e insicurezza”.
Nell’intervista con Gianrico Carofiglio su State of Mind, il noto scrittore condivide che il karate ha avuto un impatto significativo sulla sua vita, aiutandolo a superare l’insicurezza e a comprendere dinamiche interiori.
Carofiglio sottolinea l’importanza di praticare le arti marziali con consapevolezza e senza esaltazione della violenza, poiché possono indirizzare positivamente l’attitudine al conflitto.
L’autore evidenzia che le arti marziali hanno cambiato radicalmente la sua vita, portando a una maggiore comprensione di sé stesso e delle relazioni interpersonali.
“Molti ragazzini insicuri … sono convinti che praticando una disciplina di combattimento diventeranno fisicamente forti, se non imbattibili e questo curerà la loro insicurezza. Certo, può anche accadere, ma in maniera diversa da come uno se lo immagina. Studiando una disciplina di combattimento con consapevolezza si capisce non solo che l’invincibilità non esiste, ma che in generale la cosa più saggia è evitare di combattere.”
Sull’importanza del karate per gli adolescenti
Il karate è una pratica che abbraccia non solo l’aspetto fisico, ma anche quello mentale e psicologico degli adolescenti, offrendo loro una via per affrontare le sfide della vita in modo positivo e costruttivo.
Oltre a migliorare la forma fisica, il karate è un’arte marziale che fornisce agli adolescenti strumenti essenziali per gestire situazioni complesse come la violenza, l’insicurezza e il bullismo.
Grazie alla pratica costante del karate, un adolescente impara a mantenere la calma di fronte a situazioni di conflitto e a gestire in modo non violento le interazioni negative che potrebbero verificarsi nella vita di tutti i giorni.
Questo tipo di controllo emotivo ed autodifesa può essere estremamente benefico per la crescita e lo sviluppo di un adolescente, aiutandolo ad affrontare in modo proattivo le sfide che può incontrare.
Un altro aspetto cruciale del karate è l’importanza dell’educazione etica all’interno di questa disciplina. Attraverso il karate, i giovani imparano valori fondamentali come il rispetto per gli altri, la disciplina personale e l’autocontrollo.
Questi valori non solo influenzano positivamente il comportamento degli adolescenti all’interno della palestra di karate, ma si estendono anche alla loro vita quotidiana.
Come abbiamo spesso affermato nel nostro blog, l’educazione etica nel karate aiuta i giovani a crescere non solo come atleti, ma anche come individui responsabili e consapevoli della propria forza e del proprio impatto sulla comunità in cui vivono.
La miglior vittoria è il combattimento che non hai fatto.
Il Karate come Mezzo di Autodifesa e Prevenzione della Violenza
Il karate non solo fornisce ai praticanti abilità di autodifesa fisica, ma sottolinea anche l’importanza di evitare la violenza e risolvere i conflitti in modo pacifico.
Inoltre, la pratica regolare del karate li prepara anche mentalmente ad affrontare situazioni di pericolo in modo lucido e calmo.
Un esempio tangibile di ciò è quando i giovani karateka partecipano a simulazioni di situazioni di aggressione durante l’allenamento, imparando a mantenere il controllo di sé stessi e a valutare razionalmente le situazioni ad alta pressione.
Questo tipo di preparazione mentale non solo li aiuta a difendersi efficacemente, ma li rende anche più consapevoli e capaci di prevenire situazioni potenzialmente violente attraverso la gestione delle emozioni e la comunicazione non violenta.
Come si racconta nel libro, lei è descritto come un attaccabrighe.
Non so se è la definizione esatta. Attaccabrighe è uno che se le va a cercare. Può darsi che qualche volte l’abbia fatto, ma in generale io in realtà tendevo a non tirarmi indietro, ad accettare le provocazioni. Anche questo era una conseguenza della timidezza, dell’insicurezza, il bisogno di dimostrare qualcosa.Poi a un certo punto ha cominciato a studiare karate.
Avevo 14 anni, e fu una delle strategie per cercare di liberarmi dell’insicurezza di cui dicevo.
Affrontare l’incertezza e la timidezza attraverso il karate
Come sappiamo, il corpo è il mezzo che ci “comunica” le emozioni: gioia, paura, rancore e angoscia si manifestano in parti del corpo che possono variare da persona a persona.
Le arti marziali sfruttano questo legame tra corpo e mente. Cambiare il corpo può influenzare la mente, poiché le sensazioni fisiologiche influenzano la cognizione (Bargh, 2017).
Di conseguenza, le arti marziali come il karate, aumentano la consapevolezza dei segnali corporei legati all’immagine di sé e aiutano a sviluppare immagini di sé positive.
Come abbiamo detto, il karate offre agli adolescenti non solo la possibilità di apprendere tecniche di autodifesa, ma anche di sviluppare abilità emotive cruciali per affrontare l’insicurezza e la timidezza.
Il processo di auto-miglioramento costante porta a una maggiore fiducia in se stessi e alla capacità di gestire situazioni di incertezza con determinazione.
Inoltre, la pratica del karate offre agli adolescenti un ambiente sicuro e di supporto in cui possono esplorare i propri limiti senza giudizio.
Quando un adolescente supera le proprie paure e raggiunge nuovi obiettivi nel karate, acquisisce una consapevolezza della propria forza interiore che si riflette positivamente nelle sue relazioni.